il cavallo come sorcio fa schifo
Un destriero che corre nella prateria. Per la convenzione è un animale nobile e bello. Un ratto che vaga nelle fogne nella stessa convenzione è ignobile e schifoso. Ma prova a mettere un cavallo in una fogna!
Si potrebbe concludere: se sei un ratto, trova la tua fogna e hai risolto. Invece il bello, per noi uomini, è che, biologicamente, possiamo vivere nella prateria come nella fogna, possiamo costruire ovunque un habitat "giusto" per le nostre esigenze. Abbiamo una capacità favolosa di adeguamento al contesto. Ecco perchè dal punto di vista dell'evoluzione siamo animali di "successo".
Invece la sensazione più diffusa tra gli occidentali del terzo millennio sembra essere, stranamente, l'inadeguatezza. Forse dovremmo solo smettere di rincorrere modelli, di costruire processi di identificazione, di ruolo. Di sentirci sorci e sognarci cavalli. O essere aquile, credersi polli e magari di quelli che cercano di volare.
Si potrebbe concludere: se sei un ratto, trova la tua fogna e hai risolto. Invece il bello, per noi uomini, è che, biologicamente, possiamo vivere nella prateria come nella fogna, possiamo costruire ovunque un habitat "giusto" per le nostre esigenze. Abbiamo una capacità favolosa di adeguamento al contesto. Ecco perchè dal punto di vista dell'evoluzione siamo animali di "successo".
Invece la sensazione più diffusa tra gli occidentali del terzo millennio sembra essere, stranamente, l'inadeguatezza. Forse dovremmo solo smettere di rincorrere modelli, di costruire processi di identificazione, di ruolo. Di sentirci sorci e sognarci cavalli. O essere aquile, credersi polli e magari di quelli che cercano di volare.